Macchie solari, come prevenirle e trattarle

Esporsi al sole ripetutamente e senza l’uso di un’adeguata protezione non è mai una buona idea. Oltre ai danni immediati che tale azzardo comporta (vedi alla voce scottature), esistono conseguenze che si manifestano con il passare del tempo. Tra queste le più temute sono le macchie solari, altrimenti definite “lentigo solari”. Si tratta per la precisione di fastidiosi inestetismi che si presentano come chiazze di forma irregolare nelle zone tipicamente esposte, dunque volto, decolleté, spalle, dorso delle mani, avambraccia.

Il loro colore varia dal nocciola al rossastro, fino ad arrivare al bruno e al marrone scuro. Le dimensioni, altresì, non sono sempre le stesse. Alcune macchie, infatti, sono grandi solo pochi millimetri, altre invece raggiungono uno o più centimetri. Le lentigo solari colpiscono donne e uomini in egual misura. Benché possa insorgere anche in bambini e in giovani adulti (magari dopo l’assunzione di farmaci contenenti sostanze che reagiscono alle radiazioni UV), il disturbo colpisce soprattutto i soggetti con più di 50 anni. A causa delle ripetute esposizioni, il ricambio cellulare della pelle di queste persone è più lento. 

Cause e tipologie delle macchie solari

 

Il principale responsabile della comparsa delle macchie solari, come suggerisce lo stesso nome, è il sole. I raggi ultravioletti, interferendo con la melanogenesi (il meccanismo attraverso cui si sintetizza la melanina), fanno sì che quest’ultima venga prodotta più del dovuto. Quando i melanociti non funzionano in maniera corretta, a tintarella scomparsa, possono quindi rimanere sulla pelle le antiestetiche macchioline. È necessario, tuttavia, ricordare che esistono anche fattori genetici, ormonali e ambientali in grado di influenzare la formazione delle lentigo. 

Vediamo quali sono le principali tipologie di macchie solari:

  • Melasma o cloasma: si tratta di chiazze marroni o color nocciola dalla forma irregolare che si concentrano in particolar modo nella zona della fronte, degli zigomi, del labbro superiore, ma anche nell’area del decolleté e delle orecchie. Ad esserne interessate sono soprattutto le donne di età compresa fra i 30 e i 40 anni che fanno uso di estrogeni (ad esempio la pillola anticoncezionale), che soffrono di alterazioni ormonali o gravide. Non a caso il melasma viene anche definito “maschera della gravidanza”.
  • Lentigo solari o senili: queste macchie, che compaiono nelle zone tipicamente esposte al sole, si manifestano con maggiore frequenza dopo i 40 anni e tendono a diventare sempre più numerose con l’avanzare del tempo. Di colore bruno e dalla forma circolare, esse sono l’esito del fotoinvecchiamento e delle esposizioni prolungate ai raggi solari nel corso degli anni. 

Trattamento delle macchie solari

Esistono diversi trattamenti per eliminare le macchie solari: peeling, sostanze schiarenti, dermoabrasione, laserterapia, crioterapia, diatermocoagulazione. Scopriamoli insieme.

Peeling

Questa tecnica, dall’inglese “to peel” ovvero “spellare”, consiste nell’applicare sulla pelle per pochi minuti uno o più agenti chimici. Il loro compito è quello di rimuovere gli strati cutanei superficiali e di favorire così una rigenerazione della cute stessa. I peeling più utilizzati sono quelli a base di acido glicolico e di acido tricloracetico a bassa concentrazione. Per tutta la durata del trattamento è importante non esporsi al sole e/o a lampade UV.

Sostanze schiarenti

Si possono ottenere discreti risultati con l’uso di creme schiarenti a base di acido resorcinolo e di acido glicirretico. È possibile apprezzare i primi miglioramenti a partire dalla seconda- terza settimana di trattamento. Esso deve poi essere proseguito nei mesi successivi. 

Dermoabrasione

Si tratta di una tecnica non di prima scelta che, rimuovendo in maniera meccanica e controllata gli strati superficiali della pelle, è in grado di donare alla stessa un aspetto più uniforme. La dermoabrasione viene usata soprattutto per trattare le cicatrici (inclusi gli esiti da acne) e le rughe più recenti.

Laserterapia

Per eliminare le macchie solari è possibile far ricorso al laser. Il raggio laser ha una particolare lunghezza d’onda che gli consente di essere assorbito solo dalle cellule contenenti il pigmento patologico. Questo viene disgregato senza danneggiamento per il tessuto sano circostante. Se una lentigo è di grandi dimensioni, sono necessarie più sedute. Al termine delle stesse possono comparire disturbi reversibili, come gonfiore, arrossamento e crosticine.

Crioterapia

Tramite un apposito dispositivo, viene posto a contatto con la pelle l’azoto liquido, un gas refrigerato fino alla temperatura di -196 gradi. Creando una vera e propria bruciatura da freddo, l’azoto liquido facilita l’eliminazione della macchia.

Diatermocoagulazione

Il diatermocoagulatore è un bisturi elettrico che genera onde radio che colpiscono la pelle, facendo vibrare le molecole di acqua presenti nelle cellule. In questo modo, senza danneggiare il tessuto circostante, si brucia e si distrugge la lentigo. Possibili effetti collaterali includono: eritema, lieve dolore e crosticine.

La prevenzione delle macchie solari

È possibile prevenire le macchie solari? Sì, se si seguono poche ma semplici regole. Vediamo quali sono:

  • Proteggere sempre la pelle anche quando il cielo è nuvoloso con creme contenenti filtri molto elevati;
  • Limitare quanto più possibile i tempi di esposizione al sole;
  • Usare occhiali da sole con montature ampie che coprino anche il contorno occhi, una zona questa particolarmente delicata;
  • Non esporsi ai raggi solari quando essi raggiungono il picco, ovvero tra le 11.00 e le 16.00;
  • In caso di pelle estremamente sensibile è necessario usare quotidianamente creme con filtri elevati anche quando non si è in vacanza;
  • Prediligere alimenti ricchi di flavonoidi, la cui azione antiossidante è nota da tempo. Via libera dunque a: carote, pomodori, agrumi, frutti di bosco, kiwi, avocado, uva spina.

La bava di lumaca per trattare le macchie solari

Uno dei rimedi naturali più efficaci per contrastare le macchie solari è la bava di lumaca, la secrezione prodotta dalle chiocciole, indispensabile per il loro spostamento, per l’adesione alle superfici e per la difesa da eventuali aggressioni. La funzionalità della bava di lumaca è dovuta alla sua particolare composizione. Creme e sieri sono in grado di combattere le lentigo e il merito principale spetta all’allantoina, una molecola che stimola la produzione di collagene e di elastina. In questo modo la pelle appare più compatta e uniformata. Inoltre la presenza di acido glicolico e di acido ialuronico permette un’esfoliazione naturale della cute, rigenerandola dalle cellule morte.

Non tutti i cosmetici a base di bava di lumaca sono uguali. Il siero e la crema viso HELIX DERM non solo rispettano gli animali e l’ambiente, ma sono anche privi di siliconi, parabeni e Nickel Free. HELIX DERM utilizza esclusivamente materia prima 100% italiana proveniente da allevamenti selezionati tra le province lombardo/venete e piemontesi. Qui le chiocciole crescono seguendo il loro ciclo biologico e la raccolta del secreto è del tutto indolore. 

Il siero HELIX DERM e la crema sono disponibili sul sito HelixDerm.it.

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